Il silenzio che guarisce

Il silenzio che guarisce

Quando torno dalla campagna, in cui cerco di passare la maggior parte del mio tempo, la cosa che mi aggredisce della città, oltre alla puzza di inquinamento e a una vibrazione diffusa di rabbia-insoddisfazione-fretta, è il rumore. Onnipresente, endemico, amplificato.

Io vivo, per quanto posso, in silenzio. Lo amo, è la mia fonte di creatività e di ascolto interiore…. non il silenzio fatto di assenza di rumori, ma quello che definisco il silenzio che canta! Come quello che si ascolta nella natura, e anche un piccolo parco cittadino in cui i rumori si sciolgono man mano che ci inoltriamo va bene, basta che ci permetta per un attimo di allontanarci “dalla pazza folla”.

E, passo dopo passo, ci rendiamo conto che i pensieri si placano nella meraviglia che ci circonda. Lo stress si scioglie al rimo del nostro cammino, accompagnato dal richiamo di un uccello che non è migrato e – come per incanto – il disequilibrio che generava ansia, o rabbia, o frustrazione si stempera in qualcosa di morbido e di caldo nel nostro cuore.

Se riusciamo a guardare oltre ai rami rinsecchiti dall’inverno, oltre al vento che ci gela le ossa, siamo in grado di vedere l’infinita perfezione della Grande Madre. Sintonizzandoci sulla sua vibrazione, ci rendiamo conto che anche noi recuperiamo la nostra perfezione. Ci rigeneriamo, tornando ad essere e a manifestare la meraviglia che siamo. E allora tutto torna a splendere, a essere vivo e vibrante intorno a noi e dentro di noi. Recuperiamo il nostro centro, l’equilibrio energetico che ci rappresenta.

Sembra così difficile, ma non lo è. E’ tutto dentro di noi e la bellezza della natura ci aiuta a ritrovarlo, se solo vogliamo vederlo. Dunque, perché rimandare a domani una cosa che possiamo fare ora? E tutto questo è nel silenzio che canta…




I commenti sono disabilitati