L’amore al tempo del Covid-19

Che senso ha parlare d’amore in una situazione come quella che stiamo vivendo? E non dell’amore passionale, quello che ci fa sognare e non pensare, ma quello che coinvolge tutti noi, l’amore l’uno per l’altro, in senso di rispetto, di partecipazione, di azioni che possono perderci o salvarci tutti. E dell’amore verso il pianeta, che abbiamo trascurato troppo, se non in malafede, ma con l’inerzia e l’abitudine di gesti sbagliati.
Forse, come tutti i sintomi, il dilagare dello stato morboso, che tocca polmoni e sistema immunitario – e quindi indica energeticamente una sofferenza al Quarto Chakra – vuole dirci qualcosa. Sottolinea, in modo drammatico ed evidente, come l’amore messo in seconda o terza linea e sostituito dalla paura, dalla rabbia e dall’avidità ci abbia portato qui, tutti insieme.
Dal punto di vista energetico, il risultato è la vera ragione del sintomo. Qual è l’effetto di questa patologia: siamo sempre più isolati, impotenti e prigionieri. Forse di false mete? Forse di priorità che non ci appartengono?
Proviamo a considerare la nostra vita, attualmente stravolta nei ritmi e nelle abitudini, come un enorme segnale che ci indica quali sono le radici della nostra infelicità: l’aver dimenticato le vere priorità nella nostra vita.

Ma ricordiamo anche che alla notte più buia segue sempre l’alba di un nuovo giorno.
Rimaniamo centrati, aperti per essere un punto di Luce. E non dimentichiamo che l’amore guarisce.




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