Si parla tanto d’amore, ne abbiamo fatto anche una festa commerciale, ma penso che noi tutti dovremmo chiederci se sappiamo cosa sia veramente questo sentimento o, per lo meno, cosa significhi per noi. Se siamo capace di avere quella vibrazione del cuore che si chiama accettazione incondizionata di noi stessi e degli altri… Io la vedo così.
L’amore è apertura, intimità profonda, è farsi avvicinare e, quindi, presuppone di avere fiducia: pertanto, inevitabilmente è resa. Anche verso noi stessi. Chi combatte per il predominio sull’altro o pensa di doversi modificare per essere accettato non sa amare.
L’amore è libero, non può essere il risultato di ricatto o manipolazione. Se la pensiamo così, è chiaro che la gelosia non possa essere considerata la cartina di tornasole dell’intensità dell’amare, ma è solo la manifestazione della paura di perdere, che non ci fa riconosce l’amore dal controllo.
L’amore è felice, quindi ciò che ci procura sofferenza, come il senso di indegnità e il “non lo merito” nasce dal bisogno, non dell’amore; e genera dipendenza, un’altra manifestazione della paura, la paura di perdere.
L’amore è alleanza, potenzia la nostra energia nutrendo l’altro: e cresciamo insieme.
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