Guariti

Guariti – storie vere di chi ha scelto la salute

Questo libro mostra che tutti siamo in grado di guarirci e di guarire. Ho scritto “Guariti” per testimoniare, attraverso il percorso di chi l’ha fatto, che ognuno di noi lo può fare. Ognuno ha dentro di sè tutti gli strumenti che gli permettono non solo per affrontare ciò che gli capita, ma addirittura di autodeterminare la sua realtà. In questi anni, durante i miei corsi o in occasione di riequilibri, ho assistito innumerevoli volte al “risveglio” di persone che, semplicemente cambiando qualcosa in loro, hanno modificato la propria vita e lo stato del proprio corpo. Questo libro, dunque, parla anche di cambiamenti. Cambiamenti radicali, enormi, a volte vere e proprie metamorfosi. Parla di persone che, costrette dalla loro condizione di grande infelicità, hanno avuto la voglia e la forza d’animo di diventare diverse, o forse dovrei dire, di ritornare a essere se stesse. All’inizio credevo, come tutti, e perchè così mi era stato insegnato, che il possedere certe risorse fosse soltanto un privilegio di pochi, una capacità riservata ai più forti, ai più reattivi e combattivi nei confronti delle avversità della vita. Ho dovuto ricredermi. Quante volte in questo “viaggio” mi sono meravigliata e commossa, mi sono entusiasmata ed emozionata nel vedere come persone apparentemente fragili, o distrutte, fossero capaci di tirare fuori i loro talenti e guarire. Ovviamente, si tratta di storie vere. Ogni aspetto di questi racconti non è inventato, ma corrisponde alla realtà. Sono testimonianze di guarigione che hanno per protagonisti persone affette da patologie diverse, fisiche o psichiche, che alla fine si sono risolte o, almeno, sono migliorate. Persone infelici, tristi o senza aspettative, che dopo essersi guarite hanno riacquistato la voglia di sorridere e, a volte, anche di vivere. Le persone di cui parlo non appartengono a una categoria eletta, non sono nè privilegiate per censo o per cultura, nè sono dotate di una sensibilità particolare. Sono semplicemente uomini e donne, esseri stupendamente comuni. Sono storie vere, anche se sembrano favole; essenziali e bellissime proprio perchè le persone sono autentiche, con i loro problemi e i loro drammi, con le loro gioie e le loro speranze. C’è la storia che racconta di come i protagonisti sono usciti da patologie molto gravi, come Andrea, di 23 anni, che aveva un tumore al cervello, o Benedetta, affetta da una sindrome dissociativa, o ancora quella di Alberto, che non era più libero di vivere per gli attacchi di panico e la depressione che lo tormentavano da oltre 20 anni. O altre come la storia della guarigione di Rachele, con una gastrite e colite emorragica che la stavano letteralmente prostrando, o di Lea che non muoveva quasi un braccio lussato alla nascita. Ci sono guarigioni che riguardano più la sfera psichica, come quella di Linda, che stava annullandosi in un tunnel di dolore dopo la morte del figlio suicida, o di Gaia, un’ex alcolista che aveva spostato la dipendenza nelle relazioni affettive. Vengono descritte anche storie di guarigioni apparentemente meno eclatanti, che però hanno avuto l’effetto di cambiare la vita della persona, come nel caso di Francesca che ha solo abbandonato gli occhiali ma che, nel compiere il percorso di consapevolezza che glielo ha permesso, si è riavvicinata a sua madre, tant’è che alla sua morte ha mantenuto e rafforzato il contatto con lei. Oppure la storia di Luigia, affetta fisicamente solo da un po’ di acciacchi dell’età, che aveva paura della sua ombra ed è arrivata a camminare sul fuoco. Queste persone hanno trasformato quello che non andava per loro, lasciando andare credenze e schemi vecchi. E’ chiaro che ci vuole una profonda sincerità per riconoscere di aver sbagliato, e sono necessari un autentico coraggio e una grande determinazione per fare qualcosa di nuovo rispetto a ciò che si è fatto magari per tutta una vita. Sono indispensabili forza d’animo e onestà per guardarsi dentro e dire: << No, così non va: devo trovare un altro modo >>. É difficile riconoscere di essersi allontanati da quello che si è veramente e ritornare a casa. Le storie sono raccontate naturalmente dal mio punto di vista, quindi nell’ottica del guaritore, mentre osservavo e incoraggiavo coloro che stavano compiendo un percorso. L’essere guaritrice non significa avere arcani poteri, ma semplicemente usare quelli che tutti abbiamo; così aiuto le persone a ritrovare la loro capacità di guarire. Questo punto è fondamentale: non sono io che guarisco gli altri, ma lo facciamo insieme come atto di cosciente co-creazione. Per me la persona, indipendentemente dalla patologia che manifesta, da qualche parte è intera, sana e felice. Semplicemente non sta sperimentando quello stato dell’essere. Il mio compito, dunque, è quello di aiutarla a tornare a vivere a quel livello, superando le resistenze che a volte lei stessa, o una parte di lei, si sta creando. Ci sarebbero infinite altre storie cui sono stata testimone e che, a pieno diritto, dovrebbero essere descritte. Non ho potuto raccontarle tutte, ma sono nel mio cuore e nel cuore delle persone che le hanno vissute. Sono certa che se ne presenteranno infinite altre nel tempo che verrà, perchè alla luce delle esperienze che ho vissuto in questi ultimi quindici anni, so che ognuno di noi ha le capacità e i talenti legati alla guarigione, perchè sono parte del bagaglio di ciò che siamo. Quello che rende diversi i protagonisti di “Guariti” è che loro li hanno usati.

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Dicono di: Guariti

Un libro di esperienze fatte dall’autrice su guarigioni piccole o grandissime. Sicuramente ognuno di noi si riconoscerà in questo o quell’altro caso, descritti in maniera molto delicata.” Barbara, da Macrolibrarsi

Cara Rossella, il libro GUARITI, che ho letto questa estate, lettura condivisa peraltro con amiche carissime, è stato per me tra i più interessanti e profondi che abbia letto. Complimenti per la chiarezza nell’esposizione delle vicende personali, per la precisione nella descrizione dei sintomi e delle motivazioni che stanno a monte dei disturbi e/o delle malattie!

“Un libro che si legge tutto d’un fiato, che insegna molto e in profondità e che non può non coinvolgere il lettore e farlo riflettere sulla propria vita. Il mio percorso di ricerca spirituale, iniziato circa venti anni fa in seguito ad una separazione, ebbe come validissimo punto di riferimento iniziale Malattia e destino di T. Dethlefsen, mi fa piacere che oggi possa annoverare nella cerchia dei testi validi anche il suo. Grazie per averlo scritto e cari auguri per il suo lavoro”. Emma – ottobre 2013

“Non posso che confermare quanto scritto nella recensione precedente: consigliatissimo a tutti. Imperdibile. Un ottimo acquisto e un ottimo libro che oltre a raccontare le storie di persone guarite (dentro e fuori), narra con dovizia il percorso di guarigione e come queste persone sono arrivate a guarire, con tanto di scheda riassuntiva per ogni storia, con i sintomi e le risoluzioni del problema e sopratutto con informazioni utilissime e prove reali e quotidiane di guarigione. Consigliato a tutti, sia a chi deve guarire, a chi guarisce o chi semplicemente è curioso di capire come queste realtà si integrino nella realtà di tutti i giorni.” Andrea, Agosto 2010, da Il Giardino dei Libri

“Desidero ringraziarla per il bene infinito che ho ricevuto da Lei attraverso le letture; la vivo come un dono, in quanto i suoi libri mi “chiamano” nell’ istante giusto.” Anita – Ottobre 2006

“Quest’estate ho letto “Guariti” e beh … riconoscersi nelle storie delle persone che hai aiutato non è difficile ho pianto con voi, ho riso e ho partecipato ai vostri cerchi in mezzo alla natura. Complimenti per il modo con cui hai trattato ed esposto tutto, rendendoti partecipe della tua stessa esperienza, per farci comprendere meglio lo sviluppo della storia stessa. Gaia, Alberto e tutti gli altri sono diventati specchi nei quali riconoscersi.” Anna – Ottobre 2006

“Mi ha entusiasmato perchè sembra facile guarire e vivere in salute; almeno sembra facile se si riesce a fare le scelte giuste per il proprio io… Leggendo quanto hai scritto, ho capito che ciò che mi era successo me l’ero voluto e che, in realtà, non desideravo guarire, ma preferivo crogiolarmi nel male e pensare di librarmi presto nell’universo tra le stelle e nella Luce, libera da ogni preoccupazione e scelta.” Alessandra – Ottobre 2006

“Stavo leggendo Guariti e sono rimasto colpito dalla dolcezza dello sguardo con il quale presenta i casi trattati. Quello che scrive in Guariti rispecchia molto la visione che anche io ho della malattia e della persona” Marco – Ottobre 2005